PCOS e microbiota: c'è un possibile legame tra disbiosi e sindrome dell'ovaio policistico?
PCOS: sindrome dell’ovaio policistico, una patologia estremamente complessa, tutta femminile e sfortunatamente ancora poco compresa. Sebbene molte domande non abbiano trovato risposta, alcuni studi sul microbiota intestinale potrebbero chiarire alcuni dubbi in merito.
Intanto vediamo di cosa si tratta: la PCOS è un disturbo endocrino che colpisce circa il 15% delle donne in età riproduttiva, associato ad un alto rischio di infertilità, obesità, insulino resistenza, inoltre fattori genetici, dietetici ed ambientali giocano un ruolo importante. Per definirsi tale devono manifestarsi almeno 2 tra questi criteri (Convenzione di Rotterdam, 2003): irregolarità mestruale, iperandrogenismo, conseguente di significativi squilibri ormonali, e ovaio policistico.
Ma qual è il nesso tra PCOS e microbiota?
Circa il 30-50% delle pazienti affette dalla sindrome è anche affetta da obesità. Il filo che unisce PCOS ad obesità non è del tutto chiaro, sappiamo solo che l’aumento dell’adiposità viscerale è strettamente correlato ad iperandrogenismo, displipidemia e ridotta tolleranza al glucosio.
Sappiamo però che ormoni steroidei e microbiota si influenzano a vicenda, recenti studi infatti hanno evidenziato come i cambiamenti che si osservano nel microbiota intestinale nelle donne affette da PCOS siano molto simili a quelli osservati nel microbiota di un soggetto obeso.
Sempre secondo degli studi recenti, la condizione di disbiosi connessa a PCOS potrebbe determinare il rilascio di citochine pro-infiammatorie ed uno stato di infiammazione cronica.
Generalmente la prima terapia prescritta è la pillola, talvolta anche la metformina per la gestione dell’insulino-resistenza, sebbene i due approcci non bastino per ottenere risultati duraturi. Sarebbe necessario affiancare alla terapia farmacologica un intervento sullo stile di vita, quali intervento dietetico, psicologico e attività fisica.
Intanto vediamo di cosa si tratta: la PCOS è un disturbo endocrino che colpisce circa il 15% delle donne in età riproduttiva, associato ad un alto rischio di infertilità, obesità, insulino resistenza, inoltre fattori genetici, dietetici ed ambientali giocano un ruolo importante. Per definirsi tale devono manifestarsi almeno 2 tra questi criteri (Convenzione di Rotterdam, 2003): irregolarità mestruale, iperandrogenismo, conseguente di significativi squilibri ormonali, e ovaio policistico.
Ma qual è il nesso tra PCOS e microbiota?
Circa il 30-50% delle pazienti affette dalla sindrome è anche affetta da obesità. Il filo che unisce PCOS ad obesità non è del tutto chiaro, sappiamo solo che l’aumento dell’adiposità viscerale è strettamente correlato ad iperandrogenismo, displipidemia e ridotta tolleranza al glucosio.
Sappiamo però che ormoni steroidei e microbiota si influenzano a vicenda, recenti studi infatti hanno evidenziato come i cambiamenti che si osservano nel microbiota intestinale nelle donne affette da PCOS siano molto simili a quelli osservati nel microbiota di un soggetto obeso.
Sempre secondo degli studi recenti, la condizione di disbiosi connessa a PCOS potrebbe determinare il rilascio di citochine pro-infiammatorie ed uno stato di infiammazione cronica.
Generalmente la prima terapia prescritta è la pillola, talvolta anche la metformina per la gestione dell’insulino-resistenza, sebbene i due approcci non bastino per ottenere risultati duraturi. Sarebbe necessario affiancare alla terapia farmacologica un intervento sullo stile di vita, quali intervento dietetico, psicologico e attività fisica.