Metodi di cottura

Gli scopi principali consistono nell’ammorbidire il cibo, favorirne la masticabilità e la digeribilità, distruggere gli eventuali batteri presenti, conservarlo più a lungo e migliorarne l’appetibilità esaltando sapori, aromi e odori.
Se non effettuata correttamente però può risultare pericolosa, in quanto una cottura che non rispetta tempi e modalità può causare la formazione di sostanze nocive, distruzione delle vitamine termolabili ed oligoelementi.

Quali sono i metodi di cottura principali? Vediamoli insieme:

• bollitura, uno dei metodi più antichi e tradizionali tra le modalità di cottura degli alimenti, senza dubbio tra i più leggeri. Questo metodo favorisce la perdita di una buona percentuale di principi nutritivi, a differenza di quanto si creda, ma rappresenta una buona soluzione per chi soffre di patologie renali;

• cottura al vapore, una valida alternativa alla bollitura, l’alimento si cuoce grazie al potere del calore umido dell’acqua in ebollizione, inoltre cuocendo a temperature relativamente basse, si evita una la perdita di vitamine e sali minerali mantenendo inalterati sapori del piatto;

• al forno, ottimo per la cottura di carne e pesce, in più non avendo bisogno di grandi quantità di grassi per la cottura, è spesso indicata nelle diete come metodo da prediligere. Inoltre consente di mantenere integri componenti come vitamine e oligoelementi dei cibi;

• soffritto, metodo che oltre a rendere i cibi più saporiti, li rende più digeribili eliminando una buona percentuale d’acqua senza disidratarli del tutto;

• frittura, checché se ne dica, se eseguita in modo corretto, anche questo metodo ha i suoi effetti benefici in quanto stimola il fegato, aiuta a regolarizzare l’intestino e ad eliminare le scorie.